Alive again!

Un po’ come il pianoforte che nessuno suonava da troppo tempo.

C’è qualcosa in questi giorni che torna a vivere. Sarà la primavera, sarà il sole finalmente caldo ma la primavera da sola non basta. Quella dello scorso anno non fu certo altrettanto capace di smuovermi. E quella di due anni fa altro non fu che il preludio ad uno squallido addio.

L’uomo giusto al momento giusto? Forse. Lo scopriremo. Intanto c’è che diventa sempre più grande questo sentimento. Non so dove mi porterà ma sento che sarà qualcosa di meraviglioso, qualcosa di vero dopo anni di bugie. Paura? Molta. Non essere all’altezza, i miei limiti, le mie insicurezze, la sua giovinezza che tutto può trasformare con crudele leggerezza. Ma ad ascoltare la paura non si vive, non ci si perde in quei due occhi luminosi, in quel sorriso che scioglie. Sento che vale la pena di rischiare e di lasciare i freni che mi sono imposto.

Sia quel che deve essere, di me, di lui e magari forse di noi, persino la sofferenza è preferibile all’apatìa che mi ha dominato fino a poco tempo fa.


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