Credo che sia stato lui a darmi l’input finale, l’ultima spinta ad aprire un mio blog. Lui e le bellissime sensazioni che m’ha trasmesso. Peccato che lui sia una mia creazione. Un sogno, per ora ripetutosi due volte, eppure reale, nella sua semplicità. Come ogni sogno che si rispetti è privo di una logica credibile eppure cercherò di trasmettervi con le parole quello che ho vissuto grazie ad una scarica di impulsi elettrici fra i neuroni! Probabilmente il tutto vi farà sorridere (d’altronde è difficile immedesimarsi nei sogni di un altro) ma non riesco davvero a tenermi dentro questa emozione.
Mi trovo nella mia stanza da letto e lui è proprio disteso sul mio letto, in mutande. Mi incazzo come una bestia, comincio a chiedergli chi sia e cosa cazzo ci faccia in camera mia (pur non rimanendo indifferente nei confronti del suo fisico asciutto e della sua pelle luminosa). Lui ride e in una serie di battute, mi fa capire che è stata mia madre a lasciarlo entrare. Corro subito da mia madre per chiedergli cosa diavolo stia succedendo e per un attimo sudo freddo. Quando la vedo è distesa sul letto, nella posizione in cui si mettono i morti nelle bare, col volto cianotico…e quando la chiamo non risponde. Poco dopo però reagisce e mi accorgo che stava solo dormendo profondamente e che prima di coricarsi s’era spalmata sul viso una maschera di bellezza! In ogni caso mia madre conferma d’aver fatto entrare il tizio poiché lui s’è annunciato come mio amico. Le dico che non è così e faccio per tornare da lui, per scacciarlo via. Prima che io lo raggiunga però incontro un signore [sconosciuto nella realtà, ma persona nota nel sogno] che mi chiede se quel ragazzo che mi cercava da un anno è riuscito finalmente a trovarmi. Viene fuori che questo ragazzo m’aveva visto ad una precedente edizione di Frammenti e non sapendo in che altro modo rintracciarmi aveva atteso un anno e s’era rivolto agli organizzatori [dei quali il signore faceva parte] per avere informazioni su di me. Il mio atteggiamento cambia…torno da lui e pur mostrandomi ancora incazzato sono in effetti più disponibile, ci gioco, ci prendiamo un po’ in giro, lo afferro e lo tiro fisicamente giù dal letto e lo faccio rivestire. Non gli chiedo spiegazioni…è evidente che lui sia qui per me e che non sia disposto a mollarmi…e la cosa mi fa piacere! Poco dopo siamo in sala da pranzo, io seduto, lui in piedi che mi gira attorno. Chiacchieriamo e ad un certo punto la sala si riempie suoi amici: giovani musicisti che suonano strumenti mai visti prima. Al solito…mi mostro un po’ contrariato ma contemporaneamente dentro di me sono curiosissimo di sentire questi strumenti in azione e soprattutto mi piace da morire il fatto che m’abbia portato in casa i suoi amici. Davanti a loro lui si mostra molto affettuoso con me, ma MAI imbarazzante. Tanti abbracci, qualche bacino. Io ricambio. Ad un certo punto lui decide di preparare una merenda per gli ospiti e me lo dice con un tono deciso (insomma, sa cosa vuole) ma al contempo dolce. Introduce l’argomento massaggiandomi le spalle e dicendo che vorrebbe preparare un the per i suoi amici, poi sempre da dietro mi abbraccia e mi chiede/impone di occuparmi dei biscotti. Ci ritroviamo in cucina assieme, a preparare una deliziosa merenda…
Poi il risveglio. Felice 🙂
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