Sono diventato quasi-zio: è nata Sofia, figlia di uno dei miei più grandi amici d’infanzia e della sua dolcissima metà. Pochi minuti dopo essermi congratulato col papà (fa un certo effetto pensare a lui come tale!!) mi sono precipitato al telefono per avvertire l’altra quasi-zia, Teresa.
Decido però di non darle subito la bella notizia e per qualche maniera mi viene spontaneo farle un banale scherzo.
Quando risponde la saluto e le dico che sono fuori dal suo cancello, chiedendole di farmi entrare. La cosa non è “normale”, non abitiamo vicinissimi e non sono solito piombarle in casa senza preavviso nel dopocena. La sua risposta, nella velocità di reazione e poi nell’ordine delle reazioni avute è stata una magnifica conferma del fatto che la mia Teresa è una persona straordinaria, e un’amica invidiabile.
Nell’ordine le risposte sono state:
- Si, certo, vieni.
- …ma sei da solo?
“Si, certo, vieni”, pronunciato a pochi millesimi di secondo da quando io ho finito di dirle che ero fuori dalla sua casa. Non ha pensato per un secondo “oddio, questo che vuole a quest’ora?” o “la casa è un disastro, mo che gli dico?” e cose del genere…Era sinceramente pronta a ricevermi. Non è magnifico?
Un attimo dopo, quando a rispondere non era più il cuore ma il cervello, ha chiesto se io fossi o meno solo. Probabilmente perché era già in pigiama…e magari non voleva che qualche estraneo valicasse la soglia dell’intimità da pigiama assieme a me. Dolcissima!
Quando poi ho scoperto le mie carte e le ho rivelato che mentivo, la prima reazione è stata quella di offendermi amichevolmente (forse m’ha dato del “bastardo” o qualcosa del genere). Come a dire, che tutto sommato non solo m’avrebbe fatto entrare (pur se autoinvitato, non preannunciato e forse accompagnato) ma che le avrebbe fatto piacere che io ci fossi davvero.
Che dire? Sono un ragazzo fortunato, e dai miei amici continuo ad avere da anni solo conferme della loro unicità. Conferme di cui mi vanto io stesso…che fui tanto bravo a scegliermi le persone giuste!
Leave a Reply