Oggi ho preso finalmente coraggio ed ho parlato con Giulia. Volevo farlo da tempo. Spiegarle il perché delle mie sparizioni, perché non partecipassi mai a nessuno degli stages in giro per l’Italia, perché insomma, davo l’impressione di non essere abbastanza interessato al lavoro che stavamo facendo assieme. Sono rimasto sorpreso da quanto fosse davvero curiosa, quanto davvero desiderasse capire e dal fatto che le mie assenze non sono passate inosservate. Mettendomi a nudo ho conosciuto una nuova Giulia, ancora più bella di quella che conoscevo fino a poche ore fa. Questo non è banale.
Chiaramente sono stato fortunato ad avere a che fare con una persona in grado di capire e di perdonare ma l’insegnamento importante è che devo ricominciare a mostrarmi per quello che sono. Le mie più grandi amicizie le devo proprio a questo: quand’ero piccolo non mi facevo problemi. Mi mostravo esattamente com’ero e se a qualcuno non piacevo, beh, quel qualcuno era libero di starmi alla larga. E nella stessa maniera, tenevo palesemente alla larga chi non mi piaceva (lo sa bene il povero Alberto, che s’i beccò non pochi cazziatoni da me che mi credevo chissà chi, superiore, diverso, migliore e non riuscivo a vedere chi avevo davvero di fronte) e facevo di tutto per far stare bene chi invece mi garbava! Quello nei confronti di Giulia è stato il primo passo, anche in vista di un mio futuro ritorno in palestra – non posso pensare di mollare dopo 7 anni di allenamenti – ma la strada da percorrere è ancora lunga, seppure non difficile. Tutto sommato basta dire esattamente quello che mi passa per la testa, smettere di pensare “non gli interesserà”, “non voglio assillarla”, “e se la prendesse come un’offesa?”, “se dico così mi prenderà per scemo…” e tornare alla trasparenza di un tempo, persa – credo – per gestire il mio non-rapporto con papà e forse anche con mia madre. E sono proprio loro due, i destinatari dei miei prossimi pensieri, pensieri che comincerò a palesare in modo che si rendano conto con chi hanno a che fare!
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