Dopo il sogno dell’incidente, fatta colazione, mi sono rimesso a letto, non essendo ancora le 7. Ed ho fatto altri due sogni. Uno non lo ricordo molto. Mi ricordo appena una scena in cui mi trovavo in un cinema. L’altro invece è più ricco di dettagli…
Per qualche motivo devo andare a fare qualcosa da qualche parte (ehm, si, lo so che ho detto che questo sogno sarebbe stato più ricco di dettagli…ma abbiate pazienza!). Prendo la macchina e la parcheggio su una discesa. La discesa assomiglia vagamente a quella che porta dalle parti del mio psicologo. Scendo lungo la strada ed arrivo ad uno slargo dove evidentemente faccio quello che dovevo fare. Mi ritrovo con qualcosa sotto braccio. Non pesantissimo ma neanche leggero. Sicuramente ingombrante. Una sedia pieghevole di legno? Qualcosa del genere. Ritornando alla macchina mi volto perché sento strani rumori. In fondo alla discesa, sullo slargo e sulla sinistra c’è una macchina parcheggiata con un uomo appoggiato all’esterno della vettura, come se stessa aspettando qualcuno; alla mia destra c’è una ragazza giovane in una piccola macchina che cerca di percorrere la salita ma sembra perdere il controllo del mezzo e soprattutto non sembra in grado di riprenderlo, anzi…sembra quasi fare manovre che le rendono la vita più complicata. Vedo il signore che le urla dei consigli, mi unisco alle grida del signore ma la vediamo lentamente andare a sbattere al lato della strada. Fra l’altro noto che lei non gradisce i nostri consigli e guarda il signore con occhi scocciati.
Mi giro e riprendo il mio cammino verso la macchina. Arrivo all’auto e la portiera è aperta. Strano. Infilo in macchina l’oggetto che ho sottobraccio ed entro anche io. Mentre entro in macchina per un attimo ripenso alla scena della ragazza appena vista e temo che possa venirmi un attacco di panico, ma mi faccio forza e mi infilo in macchina comunque.
L’abitacolo mi sembra molto stretto. Non capisco. Metto in moto ma la mia chiave sembra troppo piccola rispetto alla fessura nel cruscotto. In ogni caso la macchina parte…però non riesco a controllarla, un po’ come la ragazza che avevo visto pocanzi. Lentamente vado a sbattere anche io su un muretto. Cerco di fare mente locale e mi rendo conto che NON SONO NELLA MIA MACCHINA!!! Esco fuori e mi accorgo d’essere entrato in una Smart! Rientro in macchina e la riporto nel parcheggio. Parcheggio male però, tutto storto. Penso ai danni che posso aver causato alla smart, e penso che sia il caso di lasciare un biglietto per il proprietario (che non so perché penso sia una donna) per avvertirlo e rendermi disponibile a risarcirlo. Però al contempo penso che non è colpa mia se la macchina era parcheggiata dove io avevo parcheggiato la mia auto e se la portiera era aperta. Anzi, mi incavolo pure un po’ per questa perdita di tempo.
Esco dalla smart e ricomincio a cercare la mia macchina. Ne vedo una simile…ma quando mi avvicino scopro che non è la mia. Poi mi accorgo che la mia macchina è nel cortile interno di un palazzo. Il cancello per accedere al cortile è aperto ed io entro. Capisco che qualcuno ha tentato di rubarmela. La macchina è tutta ricoperta di giornali legati assieme con dello skotch. Su alcuni di questi pezzi di carta di giornale ci sono delle scritte, con dei numeri di telefono, mi pare, e delle annotazioni e decido di conservarle, mentre strappo via questa copertura dalla mia auto, perché potrebbero essere utili per rintracciare i ladri.
Una volta ripulita la macchina…la macchina non c’è più. Eppure era lì, sotto ai miei occhi!!! Mi guardo intorno per cercarla ed è di nuovo li’ dov’era! Mi accorgo però che ogni volta che distolgo lo sguardo per un attimo…sparisce.
Decido quindi di avvicinarmi alla macchina con la massima concentrazione, senza perderla di vista neanche per un secondo.
Mentre mi avvicino mi risveglio.
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