Oggi il momento di paura c’è stato! Minuti in cui cercavo di capire quale fosse la cosa migliore da fare…e addirittura, da buon paranoico, a pensare a come avrei organizzato la mia vita se le cose avessero preso una brutta piega.
Mamma s’è sentita male. Io l’ho saputo solo verso mezzogiorno, ma m’ha raccontato d’aver avuto dolori e formicolio al braccio sinistro per tutta la notte. A questo s’aggiungevano altri sintomi, tachicardia, sensazione di oppressione al petto, giramento di testa…insomma c’era tutto il necessario.
E’ stato molto strano vedere mia madre che si rivolgeva a me per avere un parere sul da farsi. Mi ha fatto una grande tenerezza. Ma anche paura.
Ho chiamato il nostro medico curante che – di norma molto calmo e mai tendente ai catastrofismi – mi ha suggerito di portarla subito al pronto soccorso per i dovuti accertamenti. Ho riferito la cosa a mia madre e lei ha detto che non voleva passare una giornata al pronto soccorso (memore di quando una cosa simile successe a me, e passamo 6/7 ore in sala d’attesa).
Alla fine abbiamo fatto un patto (patto unilaterale…beh, diciamo in sostanza che le ho imposto un ultimatum!) secondo cui le avrei fatto una borsa per l’acqua calda e l’avrei lasciata riposare per un’oretta…e se al termine dell’ora non si fosse sentita meglio l’avrei portata di peso all’ospedale.
E’ la prima volta che vivo una situazione del genere: nella mia famiglia – per fortuna – finora non ci sono mai stati casi di urgenze. Fa un certo effetto. E non è un bell’effetto.
Fra i primi pensieri ricordo quello di rabbia. Pensavo che non fosse giusto che mamma se ne andasse proprio ora che finalmente era riuscita ad avere una casa tutta sua, nuova, bella, come lei la desiderava, e dopo non pochi sacrifici. Pensiero stupido…materiale. Ho pensato a Rosanna, che se n’è andata in una maniera sconcertante, proprio quando aveva risolto i SUOI problemi con la casa, e alle porte del matrimonio del figlio. Ed ho pensato a me, solo in questa casa…sarei stato in grado di gestire il tutto?
Non mi sento pronto.
Non mi sento pronto.
Per fortuna il malessere è andato migliorando…il dottore è passato nel primo pomeriggio e sembra che non ci sia nulla di preoccupante in mamma…ma sarò molto più tranquillo quando avrà fatto qualche controllo.
…non ti reggo ma per favore…rimani qui a rompermi le scatole ancora per un bel po’…
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